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Marco Fischbacher – sciatore in Coppa del Mondo di slalom gigante
La nuova stagione di Coppa del Mondo di sci è ai blocchi di partenza. Marco Fischbacher ci sarà. Il 26enne del Toggenburgo ha stupito lo scorso inverno con le sue buone prestazioni in Coppa Europa e, grazie al terzo posto assoluto nella classifica dello slalom gigante, ha strappato il tanto ambito biglietto per la Coppa del Mondo. Né Narvik né Gällivare, ma Adelboden-Lenk... grazie!
"Non vedo davvero l'ora di misurarmi con i migliori sciatori di slalom gigante." Nomi come Odermatt, Kristoffersen o Schwarz sono per lui sia uno stimolo che una motivazione per migliorarsi e diventare ancora più forte. Lo slalom gigante è una disciplina impegnativa che richiede tecnica, velocità e precisione. Marco Fischbacher ne è ben consapevole e non nasconde la sua predilezione per questa disciplina. I favoriti, per un inizio di stagione a Sölden che ci auguriamo si rivelerà spettacolare, hanno tutti un nome risonante. Per lui, il ruolo di apripista appartiene al passato e "esserci è tutto" non riflette affatto le sue aspirazioni. Prima dell'inizio della Coppa del Mondo, ci ha rivelato in un'intervista da 8 domande e 8 risposte quanto siano ambiziosi i suoi obiettivi e le modalità strategiche con cui si prepara in vista delle competizioni.
Marco Fischbacher – 8 domande e 8 risposte
Come pensi che cambierà lo sci quotidiano passando dalla Coppa Europa alla Coppa del Mondo?
Il passaggio dalla Coppa Europa alla Coppa del Mondo comporta alcuni cambiamenti significativi. In Coppa del Mondo, gli sciatori che si affrontano innescano una reazione a catena. L'attenzione dei media sta entrando in una nuova dimensione. Lo sport viene presentato "in vetrina", attirando così l'interesse delle persone. Noi atleti ci troviamo quindi catapultati al centro dell'attenzione dentro e fuori pista. Ma a infiammare l'ambiente scatenando una valanga di emozioni sono proprio gli spettatori, che a migliaia seguono dal vivo le gare di Coppa del Mondo, ancora più impegnative rispetto a quelle della Coppa Europa.
Come e con chi hai stabilito i tuoi obiettivi e strategie?
Gli obiettivi e l'approccio strategico sono stati pianificati in stretto contatto con lo staff tecnico. La pianificazione della stagione rappresenta una base imprescindibile e ci assicuriamo che gli obiettivi siano ottimistici e allo stesso tempo realistici. Al termine della stagione, mi auguro di aver raggiunto i miei obiettivi in termini di risultati e prestazioni. Ciò significa essere fisicamente in salute e in ottima forma e aver ottenuto buoni piazzamenti in vista della stagione successiva di Coppa del Mondo.
Perché dai il tutto per tutto sullo slalom gigante?
Oltre al fatto che lo slalom gigante rappresenta la mia disciplina preferita, sono innanzitutto contento del posto fisso in Coppa del Mondo. Specializzarsi in una disciplina porta con sé anche dei vantaggi. Posso prepararmi alle gare con la massima concentrazione. Mi auguro quindi di poter sfruttare le risorse fisiche in modo intelligente e proficuo per essere competitivo a livello internazionale.
Come ti sei preparato (preparazione stagionale: raccontaci come e dove ti sei allenato, quante ore)?
I complessi movimenti nello slalom gigante richiedono una discreta coordinazione di tutti i muscoli. Ecco perché, oltre all'allenamento fisico, il potenziamento dei muscoli è sempre stato il mio pane quotidiano. Ho provato il più possibile a svolgere all'aperto allenamenti della durata media di cinque ore, combinandoli con sport complementari come ciclismo e trail running. Quando le condizioni meteorologiche me lo hanno permesso, mi sono allenato con tutti gli altri atleti di Swissski sul ghiacciaio di Zermatt o a Saas-Fee.
Quale gara ti piacerebbe vincere e perché?
A mio avviso, il Chuenisbärgli di Adelboden rappresenta l'epicentro della Coppa del Mondo di slalom gigante. Vincendo lì, la terra tremerà fino allo splendido Toggenburgo. Anche se ho la lingua sciolta, rimarrei senza parole se vincessi questa storica gara.
Qual è il tuo talento non visibile dal pubblico?
"Aux Champs-Elysées..." (Marco Fischbacher canticchia la canzone di Joe Dassin) Cantare in francese è la mia passione... ovviamente è una sciocchezza. Avrei del potenziale nel dare lezioni di canto e di francese. A dire il vero, non ho un talento speciale o latente, tuttavia mi considero una persona a cui piace scherzare.
Quanto è importante il nostro supporto in qualità di sponsor per la tua carriera di sciatore?
Il profitto derivante dallo sport è il motore delle partnership. Il sostegno dell'azienda Schneider mi garantisce una certa sicurezza in termini di pianificazione e mi apre le porte per poter praticare lo sport a livello professionale. Penso anche che il nostro sport ne guadagnerà in termini di consapevolezza del marchio ed esposizione mediatica. In fin dei conti, perseguo lo stesso obiettivo dei miei sponsor. Il mio scopo è di entusiasmare il mio gruppo target (fan), ampliarlo e distinguermi dalla concorrenza.
Quale prodotto Schneider consiglieresti a un vincitore che deve presentarsi alla cerimonia di premiazione?
Dopo la mia ultima visita allo showroom di Schneider, credo proprio che consiglierei l'A-Line HCL. Oltre al design e al sistema audio HiFi integrato, sono rimasto colpito dalle funzioni di illuminazione. Preferirei però trovarmi sotto le luci dei riflettori durante una cerimonia di premiazione ;)
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L’FC Bad Ragaz è un’associazione basata sul volontariato. Fondata nel 1932, è un’organizzazione locale fortemente radicata nel territorio ed è caratterizzata da forte interesse, impegno e partecipazione attiva alla vita cittadina. fcbadragaz.ch
